lunedì 21 dicembre 2009

Incontro di preghiera con Suor Marisa

Appena “passa” da noi uno dei nostri missionari, subito cogliamo l’occasione per poter stare assieme proponendo un incontro celebrativo per rafforzare il nostro Spirito missionario e stringere ancor più la relazione di unità e di comunione con loro. Così è avvenuto anche mercoledì 7 ottobre con Suor Marisa.

clip_image002L’invito è stato accolto da moltissimi: la Chiesetta era gremita e lo Spirito che animava l’incontro era commovente, partecipato, di comunione e di fraternità, quello Spirito che ci ha fatto sperimentare di essere Lui il Creatore di un unico Corpo in Gesù, di sentirci “un cuor solo ed un’anima sola”. Ci siamo stretti attorno a questa cara nostra missionaria che lavora nella vigna del Signore in Guinea Bissau e che attualmente è in Italia per degli accertamenti sul suo stato di salute. Abbiamo pregato soprattutto perché il Signore le ridoni le energie fisiche necessarie per riprendere la sua missione a Bedanda.                                                                               Lo Spirito ce l’ha  e molto forte. L’abbiamo sentita quando ha dato la sua testimonianza fervorosa nella quale risaltava tutto lo zelo e l’amore per quelle persone, dai bambini, alle mamme agli anziani per le quali con le Consorelle si dedica con instancabilità nell’annuncio di Gesù Cristo e nella assistenza per la salute, per la scuola, per la formazione scolastica e religiosa. Ci diceva che Bedanda è un paesino, lontano dal centro più grosso 30 Km e 300 Km dalla città. I disagi per correre ai servizi sanitari, che si trovano nei grossi centri, non possono spesso essere superati e il paziente “deve morire” sotto gli occhi impotenti di queste suore.     Hanno una mini ambulatorio per le cure più immediate, secondo quelle minime conoscenze sanitarie che sono anche le nostre. Eppure ci testimoniava quanto sorriso sereno, spontaneo e “contagioso” da quei volti di bambini e di adulti.                                                                     Nella povertà e nella miseria materiale, sono felici, non vivono nell’affanno né proiettati, si accontentano senza essere dei rassegnati a vita. Pregano senza orologio alla mano, dedicando tempo e tempo, senza stancarsi, con cuore innocente e puro. E’ un altro mondo dal nostro, sotto il punto di vista dei valori umani e cristiani e là dove arriva la fede di Gesù Cristo è il vero mondo, quel mondo che tanti di noi sognerebbero. Nelle sue parole avvertiamo il brivido e lo stridore tra le nostre esigenze di incontentabili e le loro che sono molto più marcate delle nostre: lì sono esigenze di prime necessità, di fame, di miserie, di malattie, di analfabetismo, per di più aggravate da un clima politico tirannico, in cui sta scorrendo molto sangue per togliere di mezzo gli oppressori, Questo produce come effetto il terrore nella povera gente che ne va di mezzo perchè costretta a subire ulteriori povertà materiali, sociali e morali.

Di cuore abbiamo pregato con Sr Marisa che non finiva di ringraziarci per il sostegno spirituale e materiale. I nostri piccoli aiuti, messi nelle sue mani, sono preziosi verso i suoi “negretti” perché permettono ai bambini per esempio di fare un buon pranzetto, unico pasto al giorno (con una brioche, un pò di latte, del riso) poiché molti non hanno nemmeno la possibilità di questo. Essi sanno ringraziare tantissimo e si sono a lei raccomandati oerchè il loro GRAZIE potesse giungere fino a noi.

La celebrazione di mercoledì 7 ottobre è stata una nuova opportunità per pregare anche per tutti i continenti in cui operano i nostri missionari e le famiglie in missione; li abbiamo ricordati proprio tutti. E’ stata inoltre una opportunità per noi, per incrementare la nostra fede cattolica, con respiro universale, non ristretta ai nostri confini di famiglia e di parrocchia…

Don Antonio Vedovato

 

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